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Una sola etichetta per mille anni di storia
A metà del 1400, Flavio Biondo, un famoso umanista italiano, inventa il termine “Medioevo” per descrivere un periodo che va dalla metà del 400 al 1400 d.C.
Gli uomini del Rinascimento come Biondo erano sicurissimi di vivere in un’epoca di progresso e rinascita (come dice appunto il nome “Rinascimento”) della cultura classica. Idealizzavano il mondo greco e romano e consideravano se stessi gli eredi spirituali di Omero, Virgilio, Aristotele, Platone, Fidia, Cicerone…
Ma tra l’anno in cui Roma era caduta in mano ai barbari (476 d.C.) e l’epoca rinascimentale di Biondo erano passati mille anni: un bel po’ di tempo!
Tutta questa fase era, secondo gli umanisti, una interminabile e decadente epoca (evo) di mezzo (medio): il medioevo.
Per gli intellettuali rinascimentali, questi mille anni erano stati un periodo infernale, un’epoca di regresso da dimenticare! Prima erano arrivati i “barbari” del nord (Goti, Longobardi, Franchi), poi altri selvaggi da sud-est (Arabi e Turchi). E, come se non bastasse, in questi mille anni la gente era stata resa bigotta, ignorante e superstiziosa dall’atteggiamento arretrato e settario della Chiesa Cattolica.
Questo giudizio estremamente negativo dato dagli uomini del Rinascimento ha ancora influenza sul nostro modo di vedere il Medioevo: un lungo e grigio periodo di ignoranza, peste e torture della Santa Inquisizione.
Parlare del Medioevo senza dire “Medioevo”
Ha poco senso ed è forse un po’ banale mettere sotto il titolo di “Medioevo” mille anni di storia di un territorio ampio e variegato come il continente Europeo e il bacino del Mediterraneo. Ma è estremamente comodo e pratico usare delle categorie e delle classificazioni! Solo per comodità gli storici e i libri di oggi usano ancora la definizione di “Medioevo”, pur sapendo che non è scientificamente accurata.
Noi, in questa serie, approfondiremo la storia del periodo dal V al XV secolo approssimativamente, ma ci concentreremo sugli eventi specifici e non sugli stereotipi e le generalizzazioni. Non diremo, per esempio, che “il Medioevo è un’epoca di povertà” ma che “nel 1315-1316 molte aree vengono colpite da peste e carestie”.
E non diremo che “nel Medioevo la Santa Inquisizione brucia le streghe” perché l’Inquisizione nasce a metà del 1200, quando il Medioevo stava finendo… e ha fatto molte più vittime nella gloriosa epoca chiamata “Rinascimento”!
Ha senso parlare di “Italia” nel periodo tra il V e il XV secolo d.C.?
La risposta è un chiaro “no!” dato che l’unità d’Italia risale al 1861. Prima di questo momento, anche se uomini e donne antichi e medievali si riferivano a volte alla penisola come “Italia”, sul territorio italiano non c’era un unico stato italiano ma molte entità politiche incredibilmente diverse tra loro.
Esse convivevano e si alleavano oppure si scontravano e lottavano con le unghie e con i denti per ampliarsi. La situazione geopolitica della penisola italica (useremo questa definizione da qui in avanti) in questa fase era in continuo cambiamento: un vero caos!
‘Invasori’ a chi?!
Nel Medioevo i popoli conquistatori arrivano l’uno dopo l’altro. I protagonisti dell’epoca di cui parliamo sono spesso definiti “invasori” della penisola o “barbari”.
Dobbiamo pensare, però, che quando l’ultimo imperatore romano viene deposto dal “barbaro” Odoacre, re dei Germani nella penisola, i “barbari” Germani sono già da secoli parte dell’Impero Romano d’Occidente.
Essi sono una componente fondamentale e integrata della popolazione romana, perché fanno il servizio militare e ricoprono cariche politiche importanti, spesso accettano le leggi romane e pagano le tasse. Sono Romani o, meglio, sono diventati Romani.
Con questo voglio dire che i processi di incontro e scontro tra popoli sono molto più complessi di quello che si può pensare. Parlare di “invasori” e “barbari” è come parlare di “cattivi”: troppo superficiale.
Cominciamo!
E ora basta con le premesse e diamo un’occhiata a cosa succede nella penisola italica alla fine del V secolo. Nella scorsa serie abbiamo parlato del barbaro Odoacre. Egli depone l’ultimo imperatore romano e fonda un regno germanico nella penisola.
Odoacre mantiene per qualche tempo buoni rapporti con il potente Impero Romano d’Oriente (alias Impero Bizantino) che cerca di mantenere la penisola italica sotto la propria influenza.
Ma quando Odoacre invade alcuni territori bizantini, l’imperatore d’Oriente manda un suo alleato a eliminarlo. Questo alleato è Teodorico, il capo di un’altra popolazione “barbara”: gli Ostrogoti.
Teodorico è un personaggio davvero unico, è stato educato come un bizantino ma ha lo spirito di un barbaro e di lui parleremo la prossima volta!
Se non ricordi bene la storia di Odoacre, puoi leggerla qui e qui.
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Daniel says
Ciao ragazzi! Just testing the comments section. Vi aspetto numerosi, as Italians say.
Linda says
This is great! Looking forward to the rest of the series!
Daniel says
The first comment! Thanks Linda!
christine Edlund says
Grazie. Ho capito circa il 50%, il che va bene per me
ciao
Christina
Harold Wonham says
Hi Daniel
Either I’m improving, or this text isn’t anything like as hard and rapid as your article was suggesting. Could be a bit of both. Either way, it is a brilliant and clear introduction to what I am sure will be an extremely interesting and valuable series. I’m looking forward to it very much. Congratulations!
LynneF says
Thanks Daniel, I have been looking forward to this and episode 1 did not disappoint.
Rachel Hughes says
Thanks for this I missed the Roman Series last year but see it’s also here online so I’ll be looking into that too, a great resource. Lots of learning in this first episode for me and I’m looking forward to the next instalment too. Thank you.
jan says
Grazie Daniel – I agree with all the comments above, and was delighted that I understood more than I thought I would. Perhaps not 50%, but some is better than none
Yvonne says
Awesome!
murat tuna says
Thank you for your additives. Here is very good source..Grazie mille
Daniel says
Some club members are reporting that the audio is not working – this appears to be a temporary issue with Soundcloud, which hosts our audio. https://downdetector.com/status/soundcloud/ shows that other people have reported problems.
Try again later!
Isabel says
Started a day late but I’ve been looking forward to it:)
Not understanding much without the text … and my brain lags behind even then, gets snagged by a word in one sentence and next thing I know we’re half way through the following paragraph. Hoping this will improve with practice.
Grazie mille for providing these resource!
Daniel says
I’m sure it’ll get easier with practice, Isabel. But also, it’s quite normal that you need the text to support your listening. That’s why I organise things this way – text plus audio, rather than just one or the other.
Anne AlJalahma says
The narrator is a joy to listen to ! Her voice is clear and full of expression ! Brava !
Anita says
Grazie mille Daniel. Questo episodio è interessante e mi piace moltissimo! Ne posso capire la maggior parte. Grazie anche per il link a “La storia di Roma” – ho dimenticato di Odoacre.
Val L says
Molto interessante! Shame the video on the first linked page about Odoacre is blocked “due to copyright”, ma non è importante. Now I will have to read/listen to La Storia di Roma as well 😁
Looking forward to future instalments.
jhon hateley says
Mi piace molto. Interessante e informativo.
Il narratore è così chiaro e facile da capire
Eulira says
ciao Daniel,
Ho appena scoperto questa serie. meravigliosa! Oltre ad allenare l’italiano rienfresco la memmoria con la storia. Ed amo entrambi.
Grazie e complimeti allo staff delll’onlienitalianclub per l’inizizativa dell’argoemnto. un Caro saluto,
Liz Hobby says
Ciao Daniel
Mi sembra che questa serie sià molto interessante! Si tratta d’un periodo che mi interessa molto perché, com’ha detto Francesca, non era così barbaro in contrasto al’Rinascimento.