COMPLETA
1. Christoph Rehage ha deciso di sconvolgere _____________del moderno viaggiatore ricorrendo ai vecchi metodi.
2. Christoph si è servito dei _____________ metodi . Ma non ha usato ____________ o la _______________, ma ha deciso di affrontare il viaggio _____________.
3. La traversata è lunga _________________.
4. Quest’impresa infatti nasce dalla voglia di Christoph di________________, di sfidare ______________e oltrepassare i propri limiti.
5. Christoph ha documentato il suo viaggio con ____________________ al giorno.
6. Durante il suo viaggio Christop non si è mai tagliato né ______________ né _____________________.
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Testo (valido anche per l’autocorrezione)
Benché al giorno d’oggi sia piuttosto raro spostarsi tra due posti lontani senza l’ausilio dell’aereo, Christoph Rehage ha deciso di sconvolgere l’archetipo del moderno viaggiatore ricorrendo ai vecchi metodi. E quando parliamo di vecchi metodi non vogliamo dire che Christoph si sia servito dei metodi del secolo scorso (o di due secoli fa) quali automobile o treno. E non parliamo nemmeno del cavallo, che ai tempi dei Romani prima e Marco Polo poi era l’unico mezzo di trasporto che congiungeva l’occidente con il misterioso oriente.
Christoph ha deciso di affrontare la traversata di circa 5000 km da solo e a piedi.
Quest’impresa infatti nasce dalla voglia di Christoph di mettersi alla prova, di sfidare se stesso e oltrepassare i propri limiti.
Quattro mesi passati a camminare attraverso un ambiente poco ospitale, composto da un susseguirsi di rocce e radura, in cui Christoph ha imparato a dominare le sue paure, documentando il suo viaggio con un autoscatto al giorno.
Una testimonianza quotidiana che mostra il viso di Christoph cambiare: è diventato più magro e la sua barba e i suoi capelli sono cresciuti sempre di più coprendo il suo volto.
L’uomo infatti non si era mai tagliato barba e capelli, tant’è che nell’ultimo anno il viso era quasi del tutto coperto di barba e capelli.
Da questo straordinario progetto è nato poi un video che è diventato virale.
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