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Ricordi Francesco Sforza, il famoso mercenario che era diventato signore di Milano sposando l’ultima discendente dei Visconti, Bianca Maria?
Bene: Francesco e Bianca Maria hanno parecchi figli, ma solo il primogenito erediterà il titolo di Duca di Milano. Perciò il piccolo Ludovico, che è il quinto figlio, sembra non avere nessuna possibilità. Peccato, perché è il più abile nella caccia, a cavallo e con la spada, e ha anche una bella testa: a undici anni scrive già poesie in latino!
Da piccolo, Ludovico è il più popolare dei fratelli Sforza: a differenza dei suoi fratelli, egli ha una pelle scurissima, i capelli neri e i tratti del viso mediorentali. E, così, i milanesi lo chiamano “il Moro” cioè “l’Arabo”. Ludovico si sente destinato alla grandezza e, quando il suo fratello maggiore muore, combatte ferocemente contro sua nuora per prendere il potere.
Sceglie due potenti alleati, l’imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano e Carlo VIII di Francia che, proprio in quegli anni, sta progettando di occupare il sud della penisola italica. Sapendo di avere le spalle coperte dall’imperatore e dal re, Ludovico avvelena suo nipote e diventa Duca di Milano (1494).
Durante tutta la sua vita, Ludovico si impegna per rendere Milano una capitale ricca e splendida, investendo grandi somme di denaro in fortificazioni, canali, nuove tecniche e colture agricole e nella vicina Università di Pavia. E poi chiama grandi artisti, che non possono certo mancare nelle corti rinascimentali!
Dopo aver fatto ricostruire la Chiesa di Santa Maria delle Grazie dal geniale architetto Bramante, Ludovico incarica l’affresco che rappresenta l’Ultima Cena a uno dei suoi protetti preferiti: Leonardo (1494). E, anche per i meravigliosi dipinti “La dama con l’ermellino” e “Ritratto di dama”, Leonardo usa come modelle due amanti del Moro.
Ludovico il Moro aiuta re Carlo VIII di Francia ad attraversare l’Italia. Ma quando i francesi arrivano a Napoli e la occupano, Ludovico si preoccupa: i Francesi stanno diventando una minaccia per tutti i signori della penisola. Perciò il Duca di Milano si allea con Venezia e riesce a scacciare il nemico nel 1495. Carlo VIII se ne torna in Francia e muore due anni dopo.
Tuttavia i guai con i Francesi, per Ludovico, non sono ancora finiti: il nuovo re Luigi XII, questa volta aiutato dai Veneziani, ma anche dal Papa e dall’abile condottiero Cesare Borgia, scende nella penisola e arriva a Milano (1499). I Milanesi non ostacolano il re straniero perché sono stufi delle tasse che impone lo Sforza. Il Moro è costretto a scappare e, poco dopo, viene catturato dal re di Francia: muore nelle prigioni francesi nel 1508.
Intanto i francesi hanno stipulato l’Armistizio di Lione con il re Ferdinando d’Aragona (1504) per dividersi il controllo della penisola italica: i Francesi avranno come basi principali Milano e Genova e quindi il nord, e gli spagnoli manterranno il sud, in cui sono già insediati. Le Guerre d’Italia, però, vanno avanti per altri cinquant’anni.
Qui di seguito un video in cui si dà voce a Ludovico il Moro, con immagini dei luoghi in cui ha vissuto: https://youtu.be/DXQnoK7AMks
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