Listen to this text as you read:
La banca
Come fa una famiglia di mercanti di lana, in due sole generazioni, a diventare una superpotenza che controlla l’economia d’Europa e la politica della penisola?
Facile! Basta fondare una banca!
Ma attenzione: prestare soldi, nel XIV secolo, è un gran rischio. Prima di tutto perché l’Europa è in crisi e un investimento sbagliato può provocare la bancarotta.
In secondo luogo, perché l’usura (prestare soldi con interessi) è un peccato per i cristiani e l’anima dell’usuraio finisce dritta dritta all’Inferno.
Per fortuna anche il papa di Roma ha bisogno di finanziamenti e, quindi, si può fare un’eccezione per chi gli presta soldi!
Giovanni de’ Medici è un mercante che si arricchisce e comincia a prestare denaro.
Suo figlio Cosimo continua l’attività bancaria e apre filiali in tutta Europa: a Firenze, Venezia, Milano, Lione, Avignone, Ginevra, Londra e Bruges.
Nella banca dei Medici lavorano solo parenti e amici strettissimi della famiglia e Cosimo gestisce tutti gli affari: nessuna decisione si prende senza il suo consenso.
Il potere di Cosimo
Cosimo è tra gli uomini più ricchi d’Europa ma, a Firenze, il suo mezzo di trasporto è un umile asinello: non vuole che i fiorentini lo considerino un pericoloso esaltato che ambisce a diventare tiranno.
Suo padre Giovanni gli ha insegnato le virtù della moderazione e della pazienza: bisogna non farsi notare troppo e aspettare il momento opportuno. E infatti Cosimo, l’uomo più potente di Firenze, non cerca di prendere il potere in città e si comporta in modo benevolo, pacifico e cordiale con tutti.
Le potenti famiglie fiorentine, però, hanno paura di lui e lo fanno esiliare: una mossa suicida, perché, senza gli investimenti e la banca dei Medici, l’economia di Firenze entra in crisi.
Il popolo fiorentino prega Cosimo di tornare ed egli rientra in città in trionfo (1434).
Da questo momento fino alla sua morte, Cosimo gestisce la politica fiorentina. Ufficialmente non è il signore della città, eppure nomina gli uomini politici e tutte le riunioni ufficiali si fanno a casa sua; tiene in piedi l’economia e investe enormi somme di denaro nelle opere d’arte. Attira grandi artisti e li paga per realizzare opere che celebrino la Repubblica di Firenze e, soprattutto, la famiglia dei Medici… una astuta forma di propaganda!
Cosimo tratta come degli amici i molti intellettuali e artisti che lavorano per lui, anche quando questi sono dei personaggi estrosi, bizzarri, sregolati e dal carattere difficile come nel caso di Filippo Brunelleschi.
La cupola del Brunelleschi
La cattedrale, in questi secoli, è il simbolo di una città. La cattedrale di Santa Maria in Fiore dovrebbe essere quindi l’orgoglio della città di Firenze. E invece no. Da tempo è scoperchiata: manca la cupola.
Nelle altre città la gente ride della cattedrale incompleta e i fiorentini si vergognano, ma non hanno né un ingegnere capace di completarla né uno sponsor per finanziare i lavori. Finalmente, nel 1420, Cosimo decide che pagherà personalmente l’architetto che costruirà la cupola e fa un concorso: molti architetti del tempo presentano i loro progetti, tutti estremamente complicati.
Fare la cupola sembra un’impresa impossibile: non c’è abbastanza legna in tutta la Toscana per costruire la gigantesca impalcatura e perciò, durante la costruzione, la cupola dovrà sostenersi da sola.
Un architetto fiorentino, Filippo Brunelleschi, si fa avanti con un piano semplice ma poco chiaro. “Potete darci più dettagli?” chiede Cosimo impaziente.
Ma Brunelleschi sorride e ribatte: “Sapete fare stare in piedi un uovo su una mano?” Cosimo e i politici fiorentini si guardano senza capire.
Poi fanno portare un uovo per farlo stare fermo sulla propria mano: nessuno ci riesce. Filippo allora prende l’uovo, ne rompe la parte inferiore e mostra a tutti la propria mano con sopra l’uovo fermo e stabile.
I politici fiorentini cominciano a protestare: “Così è troppo facile!” Brunelleschi sorride: “Come vi ho detto, la soluzione è facile… una volta mostrata! Per questo non voglio mostrarla a nessuno.”
Filippo ha paura che i finanziatori gli rubino il progetto e incarichino un altro architetto. Perciò il suo piano è scritto interamente in codice e nessuno può decifrarlo tranne l’autore.
“Ci considerate forse dei ladri?!” gridano i politici fiorentini offesi. C’è tensione, anche perché Filippo è un personaggio sfacciato e un po’ aggressivo.
Ma Cosimo interviene prontamente: “Facciamolo. Pagherò personalmente la costruzione”.
Il resto è storia: Filippo lavora per sedici anni alla cupola occupandosi di ogni dettaglio, persino di quanto vino dovessero bere gli operai che vi lavoravano!
Egli stesso mette dei mattoni per mostrare in che modo deve essere svolto il lavoro e per dare coraggio agli operai che lavorano senza impalcatura a 100 metri di altezza e hanno paura di cadere di sotto.
Quando il capolavoro è completo, Brunelleschi diventa l’architetto più famoso d’Europa: la sua cupola è la più grande del mondo e Cosimo ottiene una fama e un potere impareggiabili.
Un breve video (5 minuti!) sulla storia dei Medici: https://youtu.be/n7Yd08EQNj4
Tutti i dettagli sulla cupola del Brunelleschi: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cupola_del_Brunelleschi
+++
What now?
Return to our History page
Or explore SIX LEVELS of FREE materials on the club website: A1 – Beginner/Elementary | A2 – Pre-Intermediate | B1 – Intermediate | B2 – Upper-Intermediate | C1 – Advanced | C2 – Proficiency
Why not read/listen to EasyItalianNews.com? That’s free, too.
+++
Leave a Reply