Il Medioevo, Episodio 20, Federico II, “stupore del mondo” (1194-1250)

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Le nobili origini di Federico II

Il nonno e il padre di Federico II sono stati imperatori del Sacro Romano Impero Germanico. Sua madre, invece, apparteneva alla famiglia normanna degli Altavilla, che governa il Regno di Sicilia, cioè il sud della penisola italica.

Perciò Federico è un potenziale erede del Sacro Romano Impero Germanico e, in più, eredita il titolo di Re di Sicilia.

Nascita e infanzia

La nascita di Federico è abbastanza speciale e insolita: sua madre, Costanza d’Altavilla, partorisce il 26 dicembre 1194, il giorno dopo Natale. Costanza partorisce in pubblico, perché ha già quarant’anni e nessuno crede che una donna così vecchia possa essere incinta!

La nascita di Federico, in pubblico e il giorno dopo Natale, viene da molti contemporanei interpretata come un evento divino.

Il piccolo Federico rimane orfano quando ha solo quattro anni. Perciò, mentre è bambino, i papi gli fanno da tutori. Sono sicuri di poterlo manipolare e controllare per assicurare la supremazia della Chiesa sul Regno di Sicilia.

I pontefici si sono scontrati molto spesso con i Normanni e non hanno avuto buoni rapporti con essi, ma ora si sentono in una posizione di forza e incoronano il giovane Federico imperatore del Sacro Romano Impero Germanico.

L’uomo più potente d’Occidente ha diciotto anni

E così, con la spintarella da parte dei papi, quando ha diciotto anni Federico è già Re di Sicilia, cioè dell’intero sud della penisola italica, e Imperatore del Sacro Romano Impero, il quale comprende l’odierna Germania e tutto il nord Italia.

È in questo momento che i piani dei papi cominciano a andare male: Gregorio IX, il nuovo papa, grande difensore della supremazia della Chiesa sull’impero, vuole che Federico faccia un chiaro atto di sottomissione.

Ma Federico II non è più un bambino e dimostra che il lavaggio del cervello che gli hanno fatto i vescovi romani non è servito a nulla. Ha infatti in mente uno stato indipendente dalle pressioni del papa, e in cui tutto dipende da lui, l’imperatore, scelto da Dio per governare!

Il papa è in una brutta posizione perché i possedimenti di Federico accerchiano Roma: a sud sta il Regno di Sicilia, a nord sta l’Impero.

La corte in Sicilia e la passione per le lingue

Sin da giovane, Federico preferisce vivere nella calda e prospera Sicilia piuttosto che nel freddo nord Europa e, quindi, stabilisce la propria corte a Palermo.

Federico è un cristiano convinto e non si fa problemi a sterminare e deportare gli Arabi rivoltosi in Sicilia.

Però, sa anche essere tollerante con le altre religioni ed è estremamente curioso nei confronti delle altre culture.

Alla sua corte vivono eruditi cristiani, arabi ed ebrei, e l’imperatore stesso conosce sei lingue: il latino e il greco, come tutte le persone colte del suo tempo, l’arabo che, come abbiamo detto nel precedente capitolo, studia con un maestro e utilizza per comunicare con califfi, sultani e con le sue guardie del corpo, il tedesco e il francese che si parlano nei suoi domini a nord, e il siciliano, che si sviluppa come lingua letteraria proprio alla sua corte.

Il siciliano è il primo antenato della lingua italiana, nasce un secolo prima del toscano di Dante Alighieri e viene usato soprattutto per scrivere poesie d’amore.

Esperimenti e università

Federico II è appassionato di lingue e, a corte, ha sapienti e “scienziati” che fanno esperimenti.

Un bel giorno, l’imperatore vuole sapere quale è stata la prima lingua parlata dall’umanità e fa riunire alcuni neonati in una stanza. Poi ordina a un gruppo di balie di prendersi cura di loro, ma senza parlare mai con questi bambini.

“In questo modo” pensa l’imperatore “quando cresceranno inizieranno spontaneamente a parlare tra loro e sapremo quale è stata la prima lingua dell’umanità!” Idea geniale, ma l’esperimento fallisce, perché tutti i bambini muoiono.

L’imperatore è anche un magnate che finanzia la vecchia Scuola Medica Salernitana e fonda l’Università Federico II a Napoli (ancora oggi una delle più famose d’Italia) per formare una classe di burocrati vicini a sé.

Per conoscere meglio la stretta relazione di Federico con la sua Sicilia, leggi qui: https://palermo.italiani.it/scopricitta/storia-federico-ii/

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