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Il Medioevo, Episodio 17, La lotta per il potere: il papa e l’imperatore

Listen to this text as you read:

Se ricordi, Carlo Magno ha ricevuto la corona da un papa ma, a sua volta, ha giudicato un papa, quando questo era accusato di corruzione. Chi è dunque più importante? Il papa o l’imperatore?

L’imperatore è legittimamente incoronato per volere di Dio, nomina i vescovi, dona terre ai monaci e, nel caso di Carlo Magno, dà loro persino le direttive per pubblicare la Bibbia. L’imperatore ha quindi un potere anche spirituale perché è il capo e difensore dei popoli cattolici.

Il papa, d’altra parte, non ha grandi territori né risorse militari ma ha un enorme potere spirituale perché è il rappresentante di Dio in terra.

Il potere spirituale condiziona la politica internazionale, per esempio, quando il papa manda i più potenti uomini d’Occidente (compresi re e imperatori) a combattere le crociate a Gerusalemme.

Gregorio VII il paladino della Chiesa

Nel 1073 viene eletto un papa forte, determinato e severo: Gregorio VII.

Per riformare la Chiesa, stabilisce che i preti non possono più sposarsi (a quel tempo era perfettamente normale per un prete cattolico avere una moglie!) e accentra il potere nelle proprie mani, togliendo autonomia ai vescovi.

I vescovi sono praticamente dei feudatari dell’imperatore e hanno pochi contatti con il papa.

Gregorio ha un’idea davvero geniale quando dichiara: “Il papa ha il diritto di scomunicare l’imperatore”.

Una scomunica costa cara

È importante capire che, quando un imperatore viene scomunicato, automaticamente non è più il difensore della cristianità e, perciò, tutti i nobili dell’impero si possono ribellare contro di lui.

La scomunica è una grande arma nelle mani del papa e Gregorio la usa quasi subito, nel 1077, contro l’imperatore Enrico IV.

Scontro all’ultimo sangue

A Enrico IV il papa non piace proprio e quindi dichiara che Gregorio “non è un papa ma un falso frate”.

Gregorio non è certo lusingato, e lo scomunica subito. Così ottiene ciò che sperava: i potentissimi feudatari e i nobili dell’impero si ribellano a Enrico.

C’è una sola via di uscita da questa situazione per l’imperatore, ed è molto umiliante: Enrico deve chiedere perdono al papa.

Inginocchiato a Canossa

Si dice che papa Gregorio abbia lasciato l’imperatore inginocchiato al freddo nella neve, a gennaio, suoi monti Appennini, fuori dal Castello di Canossa.

Dopo tre giorni in cui Enrico sta in ginocchio nella neve, vestito di un saio per fare penitenza (e miracolosamente non si è preso la polmonite), Gregorio esce dal Castello e lo perdona.

Enrico IV salta a cavallo e va in Germania, per sedare le ribellioni dei principi tedeschi. Ma non ha dimenticato l’umiliazione!

Quando la situazione in Germania è sotto controllo, con il suo esercito attacca il cuore del papato: Roma.

L’esercito del papa è piccolissimo e, come abbiamo già detto, il pontefice non ha potere militare. Gregorio deve scappare e si rifugia in Castel Sant’Angelo per salvarsi.

Il papa è bloccato nel castello e Roma è in mano al nemico. Che fare?

Papa Gregorio manda una richiesta d’aiuto agli Altavilla. I Normanni non hanno il tempo di arrivare, però, che Enrico IV e i suoi uomini sono già ripartiti.

Il saccheggio di Roma

I Normanni sono venuti preparati per combattere e arricchirsi, fare prigionieri, chiedere riscatti… e ora non c’è più nessuno e loro non vogliono andarsene a mani vuote, senza il brivido della battaglia!

Così, anche se sono alleati, si dedicano a razziare, uccidere, rubare e devastare Roma (1084).

La giovane promessa

Passa poco più di un secolo. Nel 1200, il papa Innocenzo fa da tutore a Federico II, il futuro imperatore, che è ancora un bambino. Innocenzo insegna al piccolo Federico che l’imperatore deve sottomettersi al papa e difendere la cristianità.

Ma… non deve essere stato un gran maestro, se pensiamo che, solo una trentina d’anni dopo, il giovane imperatore Federico II è definito “l’Anticristo”, ha una guardia personale composta da soldati musulmani, è amico di molti califfi ed emiri islamici e i suoi migliori consiglieri sono degli infedeli.

Per saperne di più sull’umiliazione dell’imperatore a Canossa, clicca qui: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Umiliazione_di_Canossa

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Comments

  1. Patricia says

    August 18, 2021 at 12:42 pm

    I’m really liking this summer’s history lesson. I don’t remember so many humorous side comments in last year’s reading. Did I just not understand them? This year I’m feeling very B2!

    Reply
    • Daniel says

      August 18, 2021 at 1:19 pm

      Perhaps the Romans weren’t so amusing, Patricia?

      Reply

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