Esercizio
Di quali di queste cose si parla nell’ascolto?
- Il Rinascimento.
- La regione Calabria.
- L’estrema destra.
- La Grande Guerra.
- Le aggressioni ad Amendola.
Transcript
GIOVANNI AMENDOLA
La vita politica a cui era così tanto devoto, gli costò la vita. Si batté fino alla fine contro il fascismo, che però era molto più potente di quanto fossero le singole persone, le uniche a rischiare tutto per la loro idea di giustizia.
Giovanni Amendola nacque a Napoli il 15 aprile 1882. Si dedicò al giornalismo fin da adolescente e, terminati gli studi, ottenne la cattedra di filosofia teoretica all’Università di Pisa. Iniziò a partecipare attivamente alla politica e nel 1914 si schierò a favore della Prima Guerra Mondiale, per completare l’unificazione nazionale appena avvenuta con il Risorgimento.
Fondò gruppi di nazionali-liberali, e si propose come volontario in guerra. Alla fine della guerra, tornò al giornalismo e assunse la direzione del giornale “Il Resto del Carlino”. Nel 1924, dopo l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti, divenne il capo dell’opposizione al nascente regime fascista e sostenitore di idee democratico-liberali, contrario a ogni estremismo.
Come accadde a quasi tutti gli oppositori fascisti, anche Amendola venne aggredito due volte. Prima a Roma e poi a Montecatini. Dopo questi avvenimenti abbandonò la vita politica e andò in Francia, dove morì il 12 aprile 1926 per colpa delle lesioni provocate durante le aggressioni.
Soluzioni
- No.
- No.
- Sì.
- Sì.
- Sì.