Listen to this text as you read:
La vita dei soldati italiani
Disertori e volontari
Prima di proseguire con il nostro racconto, cerchiamo di capire chi sono i soldati italiani della Prima Guerra Mondiale e come vivono durante il conflitto.
Già dal 1907, in Italia c’era la leva obbligatoria, ma quando nel 1915 i giovani vengono chiamati alle visite mediche per essere mandati al fronte, ben 470.000 non si presentano. La maggior parte di loro si nasconde, molti vengono trovati e rinchiusi in carceri squallide o orribili manicomi. Ci sono solo 8.000 volontari (fanatici interventisti tra cui Mussolini); tutti gli altri vengono obbligati a prendere le armi.
Propaganda e realtà
La propaganda, in patria, descrive gloriose marce, imprese eroiche, momenti di svago e persino bei pranzetti in trincea, ma la realtà è molto diversa. Per settimane gli uomini si ammalano e muoiono per il freddo e le condizioni igieniche, stanno in fossi fangosi, chiamati “trincee”, pieni di ratti e pulci. Nulla succede, non c’è niente da fare, la noia, la malinconia e l’angoscia assalgono i militari.
Poi, d’improvviso, Cadorna ordina all’esercito di avanzare e allora i soldati devono armarsi per attaccare le trincee nemiche. Alcuni piangono e chiamano la mamma, altri pregano o bestemmiano, maledicendo gli ufficiali che li mandano a morire.
L’attacco alle trincee nemiche
Viene dato loro dell’alcol per farli ubriacare perché, senza bere, rimarrebbero paralizzati dal terrore. Con la baionetta in mano, devono infatti correre contro i due più potenti strumenti difensivi del tempo: le mitragliatrici e il filo spinato delle trincee avversarie. Non possono scappare o tornare indietro a ripararsi perché nella trincea italiana stanno i Carabinieri o gli ufficiali, che sparano ai loro stessi uomini quando si comportano da codardi. A volte si attacca il nemico di notte ma, nell’attraversare i fiumi, alcuni soldati annegano o muoiono congelati e, nel camminare al buio per le montagne, altri cadono nei dirupi.
Ammutinamenti
Date le orribili condizioni, ci sono frequenti ammutinamenti: ma gli ufficiali reprimono violentemente questi atti di tradimento. Di solito estraggono a sorte alcuni degli insubordinati e li fanno fucilare. I loro corpi rimangono per giorni nella trincea, a decomporsi sotto gli occhi dei compagni.
L’alimentazione
Certamente il rancio (cioè il pasto dei soldati) italiano è molto migliore di quello austriaco: gli Austriaci mangiano quasi solo cavoli e rape, mentre gli Italiani hanno una dieta più variata e calorica, grazie anche alle provviste di carne in scatola e salmone mandate dagli alleati americani.
Tra gli alimenti principali del Regio Esercito ci sono le zuppe di verdure con il riso, alimento prodotto in Piemonte e Lombardia, o la pasta, tipica del centro e del sud Italia. Così i soldati provenienti dalle diverse regioni cominciano a conoscere le abitudini alimentari dei loro compatrioti originari di altre parti del paese.
Altro cibo protagonista è il pane, che viene cotto in enormi forni mobili, dotati di ruote. Questi forni vengono portati nelle varie aree dell’accampamento per fare il pane sul momento, ma è impossibile farli arrivare in trincea.
Le portatrici
Perciò ci sono le portatrici, donne dai 15 ai 60 anni circa, autoctone, che conoscono bene la zona. Esse si caricano sulla schiena una cesta di 30/40 chili di pagnotte (e proiettili) e raggiungono gli uomini della prima linea. È un’impresa molto rischiosa: le portatrici possono essere avvistate e colpite dal fuoco nemico.
Per il loro servizio prendono una lira e mezza che, a quel tempo, è il costo di un chilo di zucchero oppure di tre chili di pasta o di mezzo chilo di salame. Per fare un paragone, un operaio in una giornata di dieci ore nel 1915, prende 2 lire.
Link utili
Se vuoi fare un confronto con la vita dei militari dell’antica Roma (ti accorgerai che molte cose non sono cambiate!) clicca qui: https://onlineitalianclub.com/la-storia-di-roma-episodio-12/
+++
What now?
Return to our History page
Explore SIX LEVELS of FREE materials on the club website: A1 – Beginner/Elementary | A2 – Pre-Intermediate | B1 – Intermediate | B2 – Upper-Intermediate | C1 – Advanced | C2 – Proficiency
Why not read/listen to EasyItalianNews.com? That’s FREE, too.
+++