Read about Dante at Wikipedia | ‘Inferno’ in Italian (with maps!) | English translation
Inferno – Canto VIII
I personaggi
Dante: Dante è stato esiliato da Firenze. Pare che, durante l’esilio, il suo odioso vicino di casa, Filippo Argenti, si impossessò dei beni che Dante, in fuga, aveva dovuto lasciare a Firenze.
L’anima di Virgilio: fino ad ora ha sempre gestito senza problemi i mostri infernali che ostacolavano il viaggio di Dante. Ma quando deve affrontare mille diavoli insolenti e aggressivi, qualcosa cambia…
Filippo Argenti: personaggio storico fiorentino, nemico di Dante. Era conosciuto a Firenze come un uomo odioso e irascibile. Pare che, per far dispetto ai suoi concittadini, quando andava a cavallo per Firenze, allargasse le gambe per colpire chi gli passava a fianco.
La storia
Dante e Virgilio salgono su una barca per attraversare la palude, ma ecco che una delle anime degli iracondi, piena di melma, si aggrappa alla nave e parla a Dante con ira: “E tu che ci fai qui?” Dante lo riconosce quasi subito: è l’odioso Filippo Argenti! E sta cercando di ribaltare la barca.
Virgilio lo sbatte giù nella palude e abbraccia Dante, che si è spaventato.
Dante ha un desiderio: “Prima di andarcene di qui, vorrei vederlo sprofondare nella melma dilaniato dalle altre anime”. Il desiderio diviene realtà: l’anima dell’Argenti finisce nella melma in mezzo agli altri iracondi, che lo fanno a pezzi. Dante è così soddisfatto che ringrazia Dio per molto tempo.
Attraversata la palude, Dante e Virgilio si dirigono alle alte mura che proteggono la città di Dite (la città di Lucifero). Devono entrare per l’enorme portone. Ma più di mille diavoli si fanno incontro ai due poeti con aria minacciosa. Fanno subito del bullismo contro Dante: “Tornatene a casa da solo, se sei capace!”
Dante, che fino ad ora non ha mosso un passo senza la sua guida, è terrorizzato e propone subito a Virgilio di interrompere il viaggio e portare a casa la pelle. Ma Virgilio gli dice di non preoccuparsi, e di aspettarlo un momento in disparte. Andrà a parlare con i diavoli.
Dante, in preda alla paura, assiste da lontano, alla conversazione. Chissà cosa si stanno dicendo? Ad un certo punto… i diavoli sbattono le porte in faccia a Virgilio, il quale torna da Dante con il muso lungo.
“Non dire niente, Dante!” (ovvero: non cominciare a piagnucolare) lo previene Virgilio, e poi lo rassicura: “Troveremo una soluzione. Qualcuno sta sicuramente venendo ad aiutarci”. Intanto, però, sono rimasti bloccati.
Testi e analisi
Extract
I diavoli dicono a Virgilio di rimanere lì con loro e di far tornare Dante indietro da solo, se ne è capace! Dante si rivolge direttamente al lettore, manifestando la propria paura:
(original Italian, lines 91– 96, see link above)
“Sol si ritorni per la folle strada:
pruovi, se sa; ché tu qui rimarrai,
che li ha’ iscorta sì buia contrada”.
Pensa, lettor, se io mi sconfortai
nel suon de le parole maladette,
ché non credetti ritornarci mai.
(interpretation in modern Italian)
“Se ne torni da solo (Dante) per quella terribile strada, ci provi, se è capace; poiché tu (Virgilio), che lo hai accompagnato in un luogo così buio, resterai qui!”
Pensa, lettore, che mi sono così preoccupato quando ho sentito quelle parole maledette, che credevo che non sarei più ritornato.
(Longfellow’s English translation)
“Let him return alone by his mad road;
Try, if he can; for thou shalt here remain,
Who hast escorted him through such dark regions”.
Think, Reader, if I was discomforted
At utterance of the accursed words;
For never to return here I believed.
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