Read about Dante at Wikipedia | ‘Inferno’ in Italian (with maps!) | English translation
Inferno – Canto XXXIV
I personaggi
Dante: il protagonista, si avvia alla fine dell’Inferno. Egli si trova di fronte la più orribile delle bestie: Lucifero. Viene aiutato da Virgilio a passare oltre, per cominciare la scalata al monte del Purgatorio.
L’anima di Virgilio: a fatica si arrampica sul corpo peloso di Satana, portandosi Dante in spalla, per condurlo fuori dall’Inferno.
Lucifero: enorme ed orribile mostro a tre teste, una bianco-gialla, una rossa ed una nera. Ha il corpo peloso e delle gigantesche ali di pipistrello che, sbattendo, provocano un vento gelido (il quale fa ghiacciare tutta la zona inferiore dell’Inferno). “L’imperatore del doloroso regno” ha il corpo per metà intrappolato nel ghiaccio, infatti Dio lo ha condannato ad una immobilità parziale. Emette bava sanguinosa poiché, con ciascuna bocca sta masticando un dannato.
Bruto e Cassio: i traditori dell’Imperatore Cesare. Stanno nelle bocche laterali del diavolo.
Giuda Iscariota: il traditore di Gesù, viene masticato dalla bocca centrale del diavolo. Da Giuda prende nome quest’ultima zona dell’Inferno: la Giudecca.
La storia
Dante e Virgilio sono arrivati al fondo dell’Inferno. Davanti a loro si erge una figura gigantesca. Un fortissimo vento freddo colpisce Dante, il quale si ripara dietro al suo maestro.
Virgilio gli dice: “Adesso fatti forza!” e si sposta. Così Dante vede Lucifero e rimane in uno stato di shock, né vivo né morto. E’ una bestia gigantesca, con tre teste, affondata fino al busto in una spessa coltre di ghiaccio. Con le bocche mastica i peggiori di tutti i peccatori: Bruto, Cassio e Giuda. Questi tre furono i traditori dei benefattori Cesare e Cristo.
A questo punto, Virgilio gli dice di aggrapparsi a lui e, con Dante in spalla, inizia una faticosa discesa tra i peli di Satana. La discesa diventa poi una salita: Dante e Virgilio si sono capovolti poiché sono passati nell’emisfero terrestre opposto. Difatti il corpo di Satana sta proprio a metà fra i due emisferi.
Senza fermarsi per riposare, i due poeti prendono un nuovo cammino ed escono finalmente sulla superficie terrestre, “a riveder le stelle”.
Il loro viaggio nell’Inferno si è concluso. Ora inizieranno la risalita del monte del Purgatorio.
Testi e analisi
Extract one
La reazione di Dante davanti a Lucifero:
(original Italian, lines 25–29, see link above)
Io non mori’ e non rimasi vivo;
pensa oggimai per te, s’ hai fior d’ingegno,
qual io divenni, d’uno e d’altro privo.
Lo ’mperador del doloroso regno
da mezzo ’l petto uscia fuor de la ghiaccia;
(interpretation in modern Italian)
Io non morii né rimasi vivo;
prova a capire, o lettore, se hai intelligenza,
come stavo, non essendo né vivo né morto.
L’imperatore del doloroso regno (Lucifero,)
usciva dal ghiaccio da metà del petto (in su)
(Longfellow’s English translation)
I did not die, and I alive remained not;
Think for thyself now, hast thou aught of wit,
What I became, being of both deprived.
The Emperor of the kingdom dolorous
From his mid-breast forth issued from the ice;
Extract two
Dante e Virgilio escono dalle profondità degli inferi:
(original Italian, lines 133–139, see link above)
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
(interpretation in modern Italian)
La guida (Virgilio) ed io, per quel cammino nascosto,
iniziammo a ritornare nel mondo illuminato (dal sole);
e senza preoccuparci di riposare,
salimmo su, lui per primo ed io per secondo,
tanto che io vidi le belle cose
che stanno in cielo, attraverso un buco rotondo.
E quindi uscimmo a rivedere le stelle.
(Longfellow’s English translation)
The Guide and I into that hidden road
Now entered, to return to the bright world; And without care of having any rest
We mounted up, he first and I the second,
Till I beheld through a round aperture
Some of the beauteous things that Heaven doth bear;
Thence we came forth to rebehold the stars.
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