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Inferno – Canto XXVI
I personaggi
Dante: è affascinato dalle anime dei grandi eroi, sebbene si trovino all’Inferno.
L’anima di Virgilio: parla con Ulisse al posto di Dante. All’epoca di Dante (in cui molti conoscevano il latino e pochi il greco antico) si diceva comunemente che i greci parlassero attraverso gli autori latini (Virgilio è appunto un autore latino). Inoltre, un’anima gloriosa come Ulisse potrebbe snobbare un autore giovane come Dante, ma non certo il grande poeta Virgilio!
Ulisse: eroe greco, astutissimo protagonista dell’Odissea e personaggio centrale nell’Iliade, fu l’inventore del più grande inganno di tutti i tempi: il cavallo di legno. Esso fu offerto dai militari greci ai cittadini troiani, come simbolo di pace. In realtà, dentro la pancia del gigantesco cavallo, si erano nascosti Ulisse e molti altri soldati greci. Il cavallo fu portato dentro le mura di Troia e i soldati greci uscirono dal nascondiglio, uccisero le guardie della città e aprirono le porte all’esercito greco, che attendeva fuori. Vinta la guerra contro Troia, Ulisse impiegò dieci anni per tornare ad Itaca, l’isola di cui era re.
Nella Divina Commedia, Ulisse rappresenta l’astuzia e l’intelligenza ma anche l’esagerata curiosità che spinge l’uomo all’autodistruzione. Dopo il ritorno a casa, Ulisse decise di ripartire per scoprire cosa ci fosse oltre i confini del mondo (oltre le Colonne d’Ercole, ovvero lo Stretto di Gibilterra, secondo gli antichi il limite del mondo). E non tornò mai più…
La storia
Dante e Virgilio camminano per i ponticelli che congiungono le bolge dell’ottavo cerchio. Arrivano nell’ottava bolgia, dove stanno i consiglieri fraudolenti, ovvero coloro che hanno dato consigli ingannevoli a chi si fidava di loro: da vivi hanno parlato con “lingue di fuoco”. Per questo, nell’Inferno, le loro anime sono rinchiuse in lingue di fuoco (fiamme).
Dante riconosce in una fiamma l’anima di Ulisse e comincia a implorare Virgilio: “Ti prego e ti riprego mille volte… possiamo andare a parlare con lui?” Virgilio acconsente ma “lascia parlare me con questo greco” dice “tanto so già cosa vuoi domandare”. Poi si rivolge ad Ulisse e gli prega di raccontare come morì.
Ulisse, dentro la fiamma, narra che, tornato in patria, egli voleva ripartire e “divenir del mondo esperto”. “Perciò” racconta “riunii pochi compagni, ormai vecchi come me, e salimmo su una nave. Navigammo fino ai confini del mondo ma, giunti alle Colonne d’Ercole, i compagni avevano paura e volevano tornare indietro. Allora io dissi loro: ‘Fratelli, che avete affrontato mille pericoli, ormai siamo vecchi… pensateci: non siete degli animali, ma degli uomini! Siete fatti apposta per ricercare la conoscenza!’ I miei compagni si convinsero e remarono oltre le Colonne d’Ercole. Ma, appena passammo il confine, la nave venne risucchiata da un turbine, si capovolse e il mare si richiuse sopra di noi”.
Testi e analisi
Extract one
Dante prega Virgilio (con un complesso gioco di parole) di poter parlare con Ulisse:
(original Italian, lines 64–69, see link above)
“S’ei posson dentro da quelle faville
parlar”, diss’io, “maestro, assai ten priego
e ripriego, che ’l priego vaglia mille,
che non mi facci de l’attender niego
fin che la fiamma cornuta qua vegna;
vedi che del disio ver’ lei mi piego!”
(interpretation in modern Italian)
“Se loro (le anime) da dentro quelle fiamme possono
parlare” dissi io, “maestro ti prego davvero
e ti riprego, che la preghiera valga mille (preghiere),
non mi negare di attendere
finché la doppia (cornuta) fiamma (di Ulisse) venga qui;
vedi che per il desiderio mi piego verso di lei!”
(Longfellow’s English translation)
“If they within those sparks possess the power
To speak,” I said, “thee, Master, much I pray,
And re-pray, that the prayer be worth a thousand,
That thou make no denial of awaiting
Until the horned flame shall hither come;
Thou seest that with desire I lean towards it.”
Extract two
Ulisse incita i compagni spaventati a superare le colonne d’Ercole per scoprire cosa c’è oltre:
(original Italian, lines 118– 120, see link above)
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”.
(interpretation in modern Italian)
“Considerate la vostra natura:
Non siete stati fatti per vivere come animali,
ma per seguire virtù e conoscenza”
(Longfellow’s English translation)
‘Consider ye the seed from which ye sprang;
Ye were not made to live like unto brutes,
But for pursuit of virtue and of knowledge.’
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