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Dante e la Divina Commedia – Canto XXV

Read about Dante at Wikipedia | ‘Inferno’ in Italian (with maps!) | English translation

Inferno – Canto XXV

I personaggi

Dante: in questa settima bolgia ritrova ben cinque concittadini fiorentini.

L’anima di Virgilio: la guida di Dante.

Vanni Fucci: ladro pistoiese già presente nel XXIV canto. In questo canto egli bestemmia Dio facendo un gestaccio contro il cielo. Il gestaccio in questione consiste nel tenere chiuso il pugno e mettere il pollice tra il dito medio e l’anulare, in modo da ottenere una forma simile ai genitali femminili (volgarmente: “fica”).

Caco: è uno dei mostri guardiani dell’Inferno, orrido centauro con ali di dragone e moltissimi serpenti che gli escono dalla schiena. Nel mito classico, egli fu ucciso da Ercole con cento colpi di mazza anche se, secondo Dante, al decimo colpo Caco era già morto. Del resto… Quando si elimina il male si può esagerare nella repressione.

I cinque ladri fiorentini: di questi cinque concittadini di Dante, solo due subiscono una metamorfosi. Essi si fondono con i rettili infernali.

La storia

Dante e Virgilio si trovano ancora nella settima bolgia, davanti all’odioso Vanni Fucci. Questo bestemmia contro Dio, rivolgendo le mani a forma di fiche contro il cielo, e grida: “Guarda qui, Dio!”
In tutto l’Inferno di Dante, nessuno ha mai pronunciato apertamente il nome “Dio”. Il primo a farlo è questo sfacciato bestemmiatore che, subito, viene strozzato da alcuni serpenti, così che non possa più parlare. Le sue braccia vengono anch’esse bloccate da serpi, così che smetta di fare gesti osceni e, finalmente, è trascinato via dal tappeto di rettili.

“Benedetti serpenti! Cominciano a starmi simpatici!” dice Dante. Dopo un istante, il mostruoso centauro Caco piomba sulla scena: sta cercando Vanni per punirlo. “Dov’è? Dov’è il maledetto?” sbraita, e galoppa all’inseguimento del dannato.

Dante e Virgilio si accorgono solo ora di un gruppetto di anime che li osserva. Sono tutti fiorentini. A questo punto lo scrittore Dante dice al lettore di credere al racconto che sta per fare, perché è tutto vero, anche se sembra incredibile. Sta per descrivere una scena fantascientifica avvolta nel fumo infernale: una doppia metamorfosi!

Due strani rettili saltano addosso a due delle anime, le loro zampe si fondono con gli arti umani, le loro teste con i capi dei due dannati e le loro code con le spine dorsali di questi. I due ibridi per metà umani e per metà rettili scivolano via nell’oscurità…

Testi e analisi

Extract one

Vanni Fucci fa un gestaccio contro Dio:

(original Italian, lines 1– 3, see link above)

Al fine de le sue parole il ladro
le mani alzò con amendue le fiche,
gridando: “Togli, Dio, ch’a te le squadro!”

(interpretation in modern Italian)

Finito di parlare il ladro (Vanni Fucci)
alzò le mani entrambe con (gesto delle) fiche,
gridando: “Tieni (prendi questo), Dio, che a te le mostro”

(Longfellow’s English translation)

At the conclusion of his words, the thief
Lifted his hands aloft with both the figs,
Crying: “Take that, God, for at thee I aim them.”

Extract two

Inizia la fusione tra un rettile e l’anima di un fiorentino:

(original Italian, lines 49 –57, see link above)

Com’io tenea levate in lor le ciglia,
e un serpente con sei piè si lancia
dinanzi a l’uno, e tutto a lui s’appiglia.

Co’ piè di mezzo li avvinse la pancia
e con li anterïor le braccia prese;
poi li addentò e l’una e l’altra guancia;

li diretani a le cosce distese,
e miseli la coda tra ’mbedue
e dietro per le ren sù la ritese

(interpretation in modern Italian)

Mentre io li guardavo
Un rettile con sei piedi si lancia
Davanti ad uno di loro, e si attorciglia tutto intorno a lui

Con le zampe di mezzo gli strinse la pancia
E con le (zampe) anteriori prese le braccia
Poi gli addentò entrambe le guance;

le (zampe) posteriori (appoggiò) sulle cosce distese,
e mise la coda in mezzo ad esse
e dietro per i reni (sulla schiena) allungò la coda

(Longfellow’s English translation)

As I was holding raised on them my brows,
Behold! a serpent with six feet darts forth
In front of one, and fastens wholly on him.

With middle feet it bound him round the paunch,
And with the forward ones his arms it seized;
Then thrust its teeth through one cheek and the other;

The hindermost it stretched upon his thighs,
And put its tail through in between the two,
And up behind along the reins outspread it.

(Back to ‘Italian Literature‘ page)

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