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Inferno – Canto XXI
I personaggi
Dante: il protagonista è terrorizzato dai diavoli, che lo pizzicano e lo sfiorano con i loro uncini, cercando di fargli paura.
L’anima di Virgilio: in questo canto è molto sicuro di se e parla con i diavoli a testa alta, non bada molto alle paure di Dante.
I Malebranche: così si chiamano, genericamente, i diavoli di questa quinta Malabolgia. Letteralmente significa “cattive (male) grinfie (branche)”. Questi diavoli hanno degli uncini con cui ricacciano sotto la pece le anime dei barattieri che provano a scappare. I Malebranche sono organizzati come un ridicolo esercito, e ciascuno ha un nome proprio piuttosto grottesco. Il “capitano” è Malacoda (coda cattiva), poi vi sono il “sergente” Barbariccia (che ha la barba riccia), e i “soldati” Scarmiglione (scompigliato, arruffato), Alichino (simile ad Arlecchino, un vivace personaggio del Carnevale), Calcabrina (colui che calpesta la brina), Cagnazzo (cane cattivo), Ciriatto (porco), Draghignazzo (drago cattivo), Graffiacane (colui che graffia il cane), Rubicante (rosso, rabbioso), Libicocco (il Libeccio è un vento), Farfarello (in arabo, ‘folletto’ si dice ‘farfar’).
La storia
I due poeti sono arrivati nella bolgia dei barattieri, magistrati e politici corrotti. Dante rimane a fissare la pece nera che ribolle. Subito, un diavolo gli arriva alle spalle. “Attento Dante!” gli grida Virgilio.
Dante si prende un gran bello spavento ma, per fortuna, il diavolo non sta andando contro il poeta. Infatti, ha già tra le grinfie un peccatore. Il diavolo grida ad un suo compagno: “Malebranche, questo qui è un lucchese, mettilo sotto la pece. Io vado a prendere altri suoi concittadini, che a Lucca son tutti barattieri!” Il peccatore viene gettato nella pece nera e una schiera di diavoli gli gridano: “Resta sotto, non cercare di metter fuori la testa, altrimenti ti infilziamo con gli uncini!”
Virgilio dice a Dante: “Nasconditi qui, io vado a parlare con i diavoli”. Appena si avvicina, i diavoli lo accerchiano come un branco di cani, ma Virgilio li ferma: “Pensate davvero che io sia arrivato qui sano e salvo per conto mio? Io vengo per volere divino, quindi non vi conviene infilzarmi con gli uncini”.
I diavoli, un po’ delusi, fanno cadere a terra i propri uncini e uno di loro, Malacoda, dice ai compagni: “Non fategli del male.” Nessuno, nell’inferno, può opporsi al volere di Dio. Ora Virgilio chiama Dante: “Raggiungimi, non c’è pericolo”. Dante corre e si appiccica al suo maestro, terrorizzato dai diavoli.
Malacoda fa mettere in schieramento gli orribili diavoli: faranno da scorta ai due poeti nella bolgia. Dante, però, vede che i Malebranche sghignazzano e si fanno dei cenni. Perciò, terrorizzato, dice a Virgilio: “Maestro, se tu conosci la strada, perché non andiamo da soli? Io, davvero, non ho bisogno della scorta…” ma Virgilio lo rassicura: “Non ci faranno nulla di male”.
Una volta che i diavoli sono pronti e schierati come un gruppo di soldati, Malacoda da il segnale di marciare, emettendo aria dal sedere, come se fosse una tromba!
Testi e analisi
Extract one
Dante, preoccupato, chiede a Virgilio di poter procedere senza la scorta dei diavoli, perché questi si fanno tra di loro segnali strani:
(original Italian, lines 127– 132, see link above)
“Omè, maestro, che è quel ch’i’ veggio?”,
diss’io, “deh, sanza scorta andianci soli,
se tu sa’ ir; ch’i’ per me non la cheggio.
Se tu se’ sì accorto come suoli,
non vedi tu ch’e’ digrignan li denti
e con le ciglia ne minaccian duoli?”.
(interpretation in modern Italian)
“Ahi, maestro, che cosa vedo mai?”
dissi io “suvvia, andiamo soli, senza la scorta
se tu sai arrivarci; che io, per me, non ne ho bisogno.
Tu che sei sempre così attento,
non vedi che questi digrignano i denti
e con le ciglia (fanno segni che) fanno presagire inganni?”
(Longfellow’s English translation)
“O me! what is it, Master, that I see?
Pray let us go,” I said, “without an escort,
If thou knowest how, since for myself I ask none.
If thou art as observant as thy wont is,
Dost thou not see that they do gnash their teeth,
And with their brows are threatening woe to us?”
Extract two
I diavoli, pronti per accompagnare i due poeti, stringono la lingua fra i denti e Malacoda dà il via alla marcia, usando il sedere come una tromba:
(original Italian, lines 136 –139, see link above)
Per l’argine sinistro volta dienno;
ma prima avea ciascun la lingua stretta
coi denti, verso lor duca, per cenno;
ed elli avea del cul fatto trombetta.
(interpretation in modern Italian)
Fecero un giro per l’argine sinistro
ma, prima, ciascuno (dei diavoli) aveva stretto la lingua
con i denti, come segno verso il capo (Malacoda)
e lui aveva usato il proprio culo come una tromba
(Longfellow’s English translation)
Along the left-hand dike they wheeled about;
But first had each one thrust his tongue between
His teeth towards their leader for a signal;
And he had made a trumpet of his rump.
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