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Inferno – Canto XIX
I personaggi
Dante: in questo canto si erge a paladino della morale e fa un lungo discorso contro il papa Niccolò III Orsini e contro il malcostume della Chiesa. Durante la vita di Dante si sono succeduti ben quattordici papi! Alcuni sono collocati nell’Inferno della Divina Commedia, altri nel Purgatorio e, altri ancora, nel Paradiso.
L’anima di Virgilio: approva le parole di Dante contro il papa.
Papa Niccolò III Orsini: era un simoniaco, ovvero comprava cariche ecclesiastiche per i suoi parenti, che Dante definisce “gli orsatti” ovvero “gli orsacchiotti”, scherzando sul cognome della famiglia. Niccolò, inoltre, vendeva cariche approfittando della propria posizione di potere.
Papa Bonifacio VIII: papa odiatissimo da Dante, nonché suo contemporaneo. Bonifacio morì nel 1303 e la Divina Commedia è ambientata tre anni prima… ma Dante vuole proprio metterlo all’Inferno! E così, in questo canto, Papa Niccolò afferma che il successore Bonifacio VIII sarà il prossimo ad arrivare all’Inferno, nella bolgia dei simoniaci.
La storia
Giunti nella bolgia dei simoniaci, Dante e Virgilio trovano una serie di pozzi in cui le anime sono messe a testa in giù: se ne vedono solo le gambe, che spuntano fuori dal pozzo. I piedi di questi peccatori sono infuocati e, dunque, essi scalciano senza sosta.
Un’anima scalcia e si dimena più delle altre, e Dante si avvicina. L’anima, che non può vederlo ma lo ha sentito arrivare chiede: “Bonifacio, sei già qui?”
Dante risponde di non essere il papa Bonifacio, e poi fa una bella ramanzina a Niccolò e a tutti gli ecclesiastici che, come lui, sono più devoti all’oro e all’argento che a Dio: “Gesù ha forse chiesto a Pietro dei soldi, per dargli le chiavi del Paradiso?! Niente affatto! Gli ha solo chiesto di seguirlo. E guarda invece in che modo vergognoso vi comportate voi, idolatrando il denaro!”
Il rimprovero è assai lungo e, durante tutto il tempo, l’anima del papa scalcia ancor più violentemente di prima, infastidita dalle parole di Dante. “Forse ho esagerato? È pur sempre un papa…” pensa Dante. Ma Virgilio gli fa un gesto di approvazione.
Testi e analisi
Extract one
Dante chiede a Virgilio chi sia quell’anima che si contorce più delle altre:
(original Italian, lines 31– 33, see link above)
“Chi è colui, maestro, che si cruccia
guizzando più che li altri suoi consorti”,
diss’io, “e cui più roggia fiamma succia?”
(interpretation in modern Italian)
“Maestro, chi è quello che soffre
contorcendosi più dei suoi compagni di sventura”
dissi io, “e che viene consumato da una fiamma più rossa?”
(Longfellow’s English translation)
“Master, who is that one who writhes himself,
More than his other comrades quivering,”
I said, “and whom a redder flame is sucking?”
Extract two
Dante rimprovera il papa:
(original Italian, lines 88–93, see link above)
Io non so s’i’ mi fui qui troppo folle,
ch’i’ pur rispuosi lui a questo metro:
“Deh, or mi dì: quanto tesoro volle
Nostro Segnore in prima da san Pietro
ch’ei ponesse le chiavi in sua balìa?
Certo non chiese se non “Viemmi retro”.
(interpretation in modern Italian)
Io non so se fui troppo sfacciato,
ma comunque gli risposi in questo modo:
“Deh, ora mi devi dire quanti soldi volle
Nostro Signore da San Pietro prima
Di consegnarli le chiavi?
Di certo non gli ha chiesto niente, se non ‘Seguimi’”
(Longfellow’s English translation)
I do not know if I were here too bold,
That him I answered only in this metre:
“I pray thee tell me now how great a treasure
Our Lord demanded of Saint Peter first,
Before he put the keys into his keeping?
Truly he nothing asked but ‘Follow me.’
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