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Inferno – Canto XIV
I personaggi
Dante: sa già che tipo di peccatori si trovano nel cerchio dei violenti, e in che ordine appariranno. Ma non riconosce molte delle anime che incontra e, quindi, chiede informazioni a Virgilio.
L’anima di Virgilio: da buona guida ha spiegato anticipatamente, già nel Canto XI, la struttura del cerchio dei violenti. In questo modo, Dante (e il lettore) arrivano preparati. Rinfreschiamoci la memoria con un breve ripasso! Nel VII cerchio stanno i violenti, divisi in tre gironi:
1 – i violenti contro gli altri, immersi in un fiume di sangue bollente;
2 – i violenti contro se stessi. I suicidi sono trasformati in arbusti mentre gli scialacquatori sono inseguiti e sbranati dalle cagne;
3 – i violenti conto Dio, la Natura e l’Arte (cioè il lavoro umano) che sono i bestemmiatori, i sodomiti e gli usurai. Essi stanno in un deserto in cui piove fuoco, come vedremo tra poco.
Capaneo: eroe della tragedia greca. Egli, dopo aver conquistato la città di Tebe, salì sulle mura e gridò al re degli dei: “O Zeus, scommetto che nemmeno tu riuscirai a fermarmi!” Zeus lo polverizzò immediatamente con un fulmine (facendogli perdere la scommessa).
Perciò Capaneo, nella Divina Commedia, è punito come empio bestemmiatore. Nota: ai tempi di Capaneo non esisteva ancora il cristianesimo, perciò l’empio si rivolge contro Zeus. Ad ogni modo, viene punito come se avesse bestemmiato il Dio cristiano.
La storia
I due poeti escono dal tetro e silenzioso bosco dei suicidi e si affacciano su un deserto assai movimentato. Vi è una pioggia di fuoco e il terreno sabbioso è così arido che, a contatto con le fiamme che scendono dal cielo, si incendia.
Le anime nude, che si appoggiano sul terreno infuocato e vengono colpite dalla pioggia di fuoco, si sventolano con le mani per rinfrescarsi un po’… ma non è una soluzione molto efficace, dato che cielo e terra stanno ardendo!
Le anime di questo terzo girone, appartengono ai peggiori fra i violenti. I violenti contro Dio stanno sdraiati sul suolo ardente, i violenti contro la Natura corrono senza potersi fermare e i violenti contro il lavoro umano (Arte), stanno accovacciati per terra.
Tra i peccatori sdraiati, Dante ne nota uno davvero grande, che si guarda intorno con aria sprezzante: è Capaneo. Esso, che si sente osservato da Dante, si presenta altezzoso: “Io sono da morto ciò che ero da vivo. Dio non potrà mai vendicarsi di me!”. Virgilio gli grida in risposta: “Capaneo, il tuo stesso furore è la miglior punizione per la tua cattiveria”. In altre parole: essere adirati con Dio è, già di per sé, una tremenda pena. Poi Virgilio spiega a Dante che si tratta di uno dei sette re greci che attaccarono Tebe e aggiunge: “Attento a dove metti i piedi, figliolo: c’è il rischio di scottarsi!”
Testi e analisi
Extract one
La pioggia di fuoco cade sul deserto come neve sulle Alpi:
(original Italian, lines 28 – 30, see link above)
Sovra tutto ’l sabbion, d’un cader lento,
piovean di foco dilatate falde,
come di neve in alpe sanza vento.
(interpretation in modern Italian)
Sopra tutto il sabbione (la distesa di sabbia), lentamente
piovevano larghe strisce di fuoco
come la neve sulle Alpi, quando non c’è vento.
(Longfellow’s English translation)
O’er all the sand-waste, with a gradual fall,
Were raining down dilated flakes of fire,
As of the snow on Alp without a wind.
Extract two
Virgilio grida all’empio Capaneo che la miglior punizione per il suo peccato è proprio la sua stessa rabbia contro Dio:
(original Italian, lines 61 – 65, see link above)
Allora il duca mio parlò di forza
tanto, ch’i’ non l’avea sì forte udito:
“O Capaneo, in ciò che non s’ammorza
la tua superbia, se’ tu più punito;
nullo martiro, fuor che la tua rabbia,
sarebbe al tuo furor dolor compito”.
(interpretation in modern Italian)
Allora la mia guida (Virgilio) parlò così forte
che non lo avevo mai sentito (gridare) in questo modo:
“O Capaneo, il fatto che non si smorzi (indebolisca)
la tua superbia, è per te la maggior punizione;
nessuna punizione, eccetto la tua rabbia,
sarebbe una pena adeguata per il tuo furore”.
(Longfellow’s English translation)
Then did my Leader speak with such great force,
That I had never heard him speak so loud:
“O Capaneus, in that is not extinguished
Thine arrogance, thou punished art the more;
Not any torment, saving thine own rage,
Would be unto thy fury pain complete.”
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