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Inferno – Canto II
I personaggi
Dante: Dante è il protagonista della Divina Commedia e si prepara ad affrontare un viaggio attraverso l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso. Dante è sempre stato innamorato di Beatrice, una ricca dama di Firenze che non ha potuto sposare. Infatti Beatrice si sposò giovanissima con un ricco personaggio e morì a soli ventiquattro anni, provocando in Dante una grave sofferenza.
L’anima di Virgilio: Nella Divina Commedia, l’anima di Virgilio è la guida che accompagna Dante attraverso l’Inferno. Virgilio è una guida affidabile e saggia, ma a volte un po’ severa. Virgilio è nato cento anni prima della nascita di Cristo, quindi non è stato battezzato e non ha conosciuto la fede cristiana. Per questo motivo non si trova in Paradiso, bensì all’Inferno, nel Limbo.
L’anima di Beatrice: Beatrice, la donna amata dal poeta, è morta molto giovane. Secondo Dante, la sua anima pura si trova in Paradiso. Quando vede che Dante è in pericolo nella foresta oscura (Canto I), va a cercare l’anima di Virgilio e gli chiede di aiutarlo.
La storia
All’inizio del capitolo, il poeta Dante invoca le Muse ispiratrici. Chiede loro di accompagnarlo nella scrittura della sua opera. L’ invocazione alle Muse è tipica dei grandi poeti dell’antichità.
Il poeta Dante non invoca solo le muse ma anche se stesso. Dante non riesce proprio a essere modesto! Invoca la propria mente, che deve ricordare e raccontare ciò che ha visto durante il viaggio.
Dante e Virgilio sono nella foresta ma… ad un tratto il protagonista ha paura e confessa a Virgilio di non sentirsi pronto per il grande viaggio.
Virgilio lo rimprovera e gli dà del fifone. Poi, per tirarlo su di morale, dice a Dante il motivo per cui è venuto ad aiutarlo. Già… vi siete chiesti come mai l’anima di Virgilio sapeva che Dante era in pericolo nella foresta?
Beh, è stata l’anima pura di Beatrice a dirglielo.
L’anima di Beatrice è uscita dal Paradiso ed è andata da Virgilio. Lo ha pregato di aiutare Dante e Virgilio ha accettato… era impossibile rifiutare la richiesta della fanciulla in lacrime!
Dante ora sa che la sua amata, in Paradiso, lo sta proteggendo (e lo sta guardando!) Quindi recupera il proprio coraggio e si affretta, assieme a Virgilio, verso la porta degli Inferi.
Testi e analisi
Extract one
Dante invoca le Muse e la propria mente:
(original Italian, lines 7-9 – see link above)
O muse, o alto ingegno, or m’aiutate;
o mente che scrivesti ciò ch’io vidi,
qui si parrà la tua nobilitate.
(interpretation in modern Italian)
O muse, grande intelligenza, aiutatemi. O mente che scrivi ciò che ho visto, qui (nell’opera scritta) si dimostrerà il tuo valore.
(Longfellow’s English translation – see link above)
O Muses, O high genius, now assist me!
O memory, that didst write down what I saw,
Here thy nobility shall be manifest!
Extract two
Dante ritrova il coraggio sapendo che la sua amata Beatrice lo guarda dal Paradiso, e ringrazia Virgilio:
(original Italian, lines 133-135 – see link above)
«Oh pietosa colei che mi soccorse!
e te cortese ch’ubidisti tosto
a le vere parole che ti porse!»
(interpretation in modern Italian)
Come è stata misericordiosa colei che mi ha aiutato (Beatrice) e come sei stato gentile tu (Virgilio) ad obbedire immediatamente alle sue parole.
(Longfellow’s English translation – see link above)
«O she compassionate, who succoured me,
And courteous thou, who hast obeyed so soon
The words of truth which she addressed to thee!»
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