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Luci e ombre nell’era di Craxi (1980-1990)
L’accordo con la Chiesa
Il leader socialista Bettino Craxi è una delle figure più controverse della storia d’Italia e su cui, ancora oggi, le opinioni sono molto differenti. È durante gli anni del suo operato che la Repubblica Italiana si avvia alla laicizzazione firmando l’Accordo di Villa Madama con il papa. Ma, come abbiamo visto nel precedente capitolo, la laicità della Repubblica Italiana viene affermata solo parzialmente.
La politica economica
Pur essendo un uomo di Sinistra, un socialista, Craxi sostiene una forma di liberismo economico in stile Thatcher. Se da un lato egli riesce a bloccare l’inflazione, dall’altro genera un enorme debito pubblico. Se, da un lato, combatte l’evasione fiscale degli imprenditori, dall’altro non investe efficientemente i soldi delle tasse in modo da fornire servizi adeguati, e concede privilegi alla Chiesa Cattolica.
La politica estera
Anche in politica estera l’operato di Craxi è complesso e si muove in direzioni spesso contraddittorie. Craxi apre l’Italia a una serie di contatti nuovi con l’obiettivo di renderla il centro dell’Europa mediterranea, stipulando accordi con Turchia, Jugoslavia, Somalia, Libia e Palestina.
Il presidente socialista riafferma il ruolo dell’Italia nella NATO permettendo che si installino in Sicilia basi con missili americani che puntano contro l’Unione Sovietica.
Ma la relazione con gli Stati Uniti è complicata perché Craxi è alleato e amico personale di Yasser Arafat e sostiene l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Gli USA, invece, appoggiano i sionisti.
L’accordo con i terroristi
Nel 1985, l’Italia sfiora l’incidente diplomatico: un gruppo di terroristi palestinesi, guidati da Abbu Abbas, sequestra una nave da crociera con a bordo 345 persone. Si tratta della nave italiana Achille Lauro, che si trova in acque italiane.
Ma, siccome i terroristi uccidono un passeggero ebreo americano, le forze speciali americane vogliono annientare militarmente i palestinesi sequestratori. La Delta Force americana è già pronta per la missione (in una delle basi siciliane concesse da Craxi). E invece il Governo Italiano manda i Carabinieri a fermare gli Americani. Entrambi gli schieramenti tirano fuori le armi: la tensione è altissima ma, alla fine, gli Americani ricevono l’ordine di ritirarsi.
Craxi ha mandato i Carabinieri perché preferisce negoziare con i terroristi palestinesi e farsi restituire i passeggeri sani e salvi. Si mette in contatto con Abbu Abbas e gli promette che, appena restituirà la nave, sarà libero di andarsene. E così i terroristi palestinesi consegnano la nave, Abbu Abbas scappa in Iraq scortato dagli Italiani, mentre il presidente Reagan maledice Craxi.
Il braccio di ferro tra Reagan e Craxi
Il leader socialista italiano si è messo d’accordo con il terrorista, è vero, ma ha salvato i passeggeri della nave e ha dimostrato che gli Americani non possono entrare in territorio italiano con le armi in mano e fare ciò che vogliono! Reagan ha perso il braccio di ferro ma gli conviene mantenere i buoni rapporti con l’Italia e, quindi, dopo poco si piega a scrivere di nuovo a Craxi per ristabilire i contatti. La sua lettera inizia con un amichevole: “Dear Bettino”.
Link utili
In questo video viene raccontata, minuto per minuto, la storia del sequestro della nave Achille Lauro: https://youtu.be/4eNdPlSpTb0
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