Listen to this text as you read:
Il terrorismo rosso: le Brigate Rosse
La lotta armata a Sinistra
I partiti neofascisti non sono gli unici a compiere attentati durante gli anni di piombo. Anche all’estrema Sinistra, frustrata dall’atteggiamento dei politici, dei magistrati e delle forze di polizia che nascondono e proteggono i neofascisti, nascono varie organizzazioni e la più famosa sono le Brigate Rosse (BR), fondata nel 1970. Le Brigate Rosse, di stampo marxista-leninista, sostengono la necessità della lotta armata per rivoluzionare uno Stato corrotto, che fa sempre gli interessi dei padroni e mai quelli dei lavoratori. Molti operai delle fabbriche italiane supportano le BR o, almeno, simpatizzano con loro. Le Brigate Rosse credono che le azioni del Partito Comunista Italiano e dei sindacati siano del tutto insufficienti a cambiare le cose.
L’organizzazione delle BR
L’obiettivo delle Brigate Rosse è instaurare il comunismo ma i brigatisti nei primi anni sono quattro gatti. Perciò, nei fatti, essi si occupano inizialmente di azioni terroristiche contro i grandi capitalisti, gli impresari e i ricchi proprietari delle fabbriche: vogliono fare sentire ai padroni cosa si prova a non avere libertà e a dipendere da qualcun altro. Perciò li rapiscono e li riconsegnano solo dopo averli fotografati sotto la bandiera comunista, averli processati in nome del popolo e aver ricevuto un riscatto.
Le BR sono organizzate in “colonne”, cioè nuclei quasi completamente indipendenti, in ciascuna delle città italiane in cui si trovano.
In questo modo, se un brigatista viene catturato da polizia o carabinieri, non sa nulla dell’organizzazione e non può rivelare informazioni che la danneggiano. Chi entra a far parte delle BR vive in clandestinità, con identità e documenti falsi, fa piani e realizza attacchi e attentati.
Le brigatiste
La vita nelle BR è sempre a rischio: in molte occasioni i brigatisti vengono scoperti, catturati e sbattuti in prigione dalle forze dell’ordine oppure uccisi negli scontri armati. La maggioranza dei brigatisti sono uomini, ma ci sono anche molte donne che partecipano attivamente. I brigatisti che sono stati catturati e interrogati hanno sempre affermato che le loro compagne sono donne dure e capaci, e che non esistono discriminazioni di genere nelle BR. In effetti, una dei tre fondatori è una donna: Margherita Cagol.
L’economia delle BR
Dato che non lavorano, i brigatisti ricevono dall’organizzazione uno stipendio equivalente alla paga degli operai. E da dove prendono i soldi le Brigate Rosse? Dalla grandissima quantità di rapine in banca e dai riscatti dei rapimenti che, in quegli anni, sono molto frequenti. Un gran numero di aiuti, poi, (soldi, cibo, documenti falsi, armi, strumenti di vario tipo, case, garage e nascondigli) sono forniti ai brigatisti da operai, ex-partigiani e simpatizzanti comunisti.
Dopo i primi rapimenti di industriali, i brigatisti cominciamo a rapire magistrati che rappresentano l’establishment e non hanno condannato i neofascisti responsabili delle stragi. Ma c’è un’altra categoria che, più di tutte simboleggia lo Stato: i politici. Nel prossimo episodio parleremo dell’azione più famosa compiuta dalle Brigate Rosse.
Link utili
Se vuoi conoscere tutti i dettagli sulle BR, leggi qui:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Brigate_Rosse
+++
What now?
Return to our History page
Explore SIX LEVELS of FREE materials on the club website: A1 – Beginner/Elementary | A2 – Pre-Intermediate | B1 – Intermediate | B2 – Upper-Intermediate | C1 – Advanced | C2 – Proficiency
Why not read/listen to EasyItalianNews.com? That’s FREE, too.
+++