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Il boom economico degli Anni ’50
L’influenza degli Stati Uniti
La spinta data dal Piano Marshall permette all’Italia (e a tutta l’Europa occidentale) di risollevarsi. Vengono aperti cantieri che danno lavoro e permettono di ricostruire il paese devastato dalla guerra. Gli Americani donano denaro ma anche macchinari all’avanguardia per l’industria e l’agricoltura che permettono di aumentare incredibilmente la produzione: così si abbassano i prezzi e finalmente anche i lavoratori possono comprare prodotti che non sono di prima necessità.
La CECA
Nel 1951 nasce la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), di cui fa parte anche l’Italia, che si trova connessa agli altri paesi europei membri (Germania Ovest, Francia, Olanda, Lussemburgo, Belgio) anche questi in forte crescita.
La CECA facilita enormemente le esportazioni italiane in ambito europeo perché stabilisce la circolazione libera da tasse e dogane del carbone e dell’acciaio, e unisce le economie dei paesi che ne fanno parte.
Un esempio dello sviluppo della tecnologia: la Olivetti
Una delle aziende che cresce maggiormente negli anni ’50 e nei decenni successivi è la Olivetti. Essa viene fondata agli inizi del 1900 e conta solo 4 operai analfabeti. Ma in pochi decenni il fondatore Camillo Olivetti e suo figlio Adriano portano la compagnia a diventare uno dei giganti dell’elettronica, conosciutissima anche in America. Inizialmente la Olivetti produce macchine da scrivere, ma presto si specializza in calcolatrici che possono fare somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione e stampare i risultati. Le calcolatrici Olivetti vengono presto acquistate da tutte le aziende, gli uffici, le banche e le compagnie italiane e sono vendute a dieci volte il prezzo di produzione. Tra i suoi acquirenti ci sono anche la NBC e la NASA che ha utilizzato dei calcolatori Olivetti per la missione Apollo 11.
Cambiano le condizioni della vita e cambiano i sogni
Negli USA le cose funzionavano in questo modo da molto tempo, ma per gli operai italiani era impensabile, fino a pochi anni prima, poter comprare ciò che loro stessi producevano. Negli Anni ’50, la qualità della vita del popolo italiano migliora notevolmente. Le donne non hanno più un solo vestito buono per la domenica, ne hanno sei o sette, e non devono più andare al lavatoio d’inverno, rompere il ghiaccio e lavare i vestiti a mano nell’acqua gelata perché possono comprare una lavatrice. Gli uomini non devono fare chilometri a piedi la mattina prima di una giornata di duro lavoro, dato che possono comprare una Vespa, o addirittura una macchina!
Il sogno americano di comprare in pochi anni una casa con elettrodomestici e un mezzo di trasporto diventa finalmente realizzabile per la classe lavoratrice italiana. E ora che i lavoratori sono anche consumatori l’economia prospera e prende una piega consumista e capitalista. Le case si riempiono di vestiti, giocattoli, frigoriferi, Coca-Cola e mobili nuovi mentre le fabbriche aumentano la loro produzione. C’è un oggetto, più di tutti gli altri, che in questi anni cambia la vita degli italiani, ma di questo parleremo nel prossimo episodio…
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