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La rivincita dell’Italia a Vittorio Veneto (1918)
Nuova aria per l’esercito italiano
Dalla tragica sconfitta a Caporetto il Regio Esercito Italiano si riprende piuttosto in fretta: molti degli sbandati vengono recuperati e reinseriti nelle fila, si sviluppano nuove tecniche e tecnologie e si ricevono importanti aiuti dagli alleati. Inoltre le cose sono cambiate perché, ora, gli Austro-Ungari sono arrivati dentro al territorio italiano e i soldati vengono mossi da un forte spirito patriottico: i militari italiani combattono per difendere le proprie case e le proprie famiglie.
Il generale Cadorna severissimo e testardo, della vecchia scuola, è costretto a dimettersi dopo il disastro di Caporetto. Dà la colpa della sconfitta di Caporetto ai suoi stessi uomini, dicendo che sono stati dei codardi. Viene subito sostituito dal generale Armando Diaz. Diaz, che in quel momento non è molto famoso e neppure il più capace tra i suoi colleghi, migliora le condizioni di vita dei suoi soldati e fa propaganda al fronte: queste due cose risollevano gli spiriti delle truppe.
Dopo Caporetto, i potentissimi Tedeschi sono andati a combattere su altri fronti e gli Austro-Ungari sono di nuovo da soli: sono, perciò, un nemico alla portata degli Italiani, soprattutto ora che i popoli dell’impero (Polacchi, Cecoslovacchi, Rumeni, eccetera) cominciano ad agitarsi e chiedere l’indipendenza.
Vittorio Veneto e la resa degli Austriaci
È il 1918, il governo centrale austriaco è in difficoltà, i Tedeschi stanno prendendo batoste da Francesi e Inglesi adesso finanziati dagli Stati Uniti, e gli Italiani capiscono che la guerra sta per finire. Se non conquistano Trento e Trieste subito, prima della fine della guerra, probabilmente non le otterranno neanche coi trattati di pace internazionali.
Perciò Diaz prepara in fretta i piani, ma sono invece gli Austriaci ad attaccare sul fiume Piave. L’esercito italiano resiste grazie al fiume in piena, che blocca gli Austriaci dando agli Italiani il tempo di organizzarsi. Poi il Regio Esercito si lancia all’inseguimento degli Austriaci e li sconfigge definitivamente il 24 ottobre a Vittorio Veneto (vicino a Treviso).
Nella resa, gli Austriaci lasciano all’Italia il Trentino e il Friuli Venezia Giulia (Trento e Trieste) e accettano di ritirare il proprio esercito. L’impresa degli Italiani a Vittorio Veneto è stata la rivincita dopo la sconfitta di Caporetto.
Link utili
La canzone del Piave è una famosissima canzone ispirata ai fatti del Piave del 1918, composta nello stesso anno della battaglia da Ermete Giovanni Gaeta. Per qualche tempo, essa è stata l’inno d’Italia. Puoi ascoltarla qui: https://youtu.be/dNrjBx8Uc48
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