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Dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale, Episodio 07

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La triste impresa coloniale italiana: lo scatolone di sabbia (1911-1912)

Perché l’Italia vuole una colonia?

È durante l’epoca giolittiana che l’Italia va alla conquista della Libia. Non tutte le fazioni politiche sono favorevoli a una guerra: una parte dei socialisti, tra cui il giovane Benito Mussolini, protestano contro il conflitto e vengono persino messi in carcere.

Tuttavia, molti rappresentanti della Destra e della Sinistra sono convinti della necessità di creare un impero coloniale. Le grandi potenze europee all’inizio del 1900 possiedono colonie… e l’Italia aspira a essere una grande potenza!

Si pensa che, in questo modo, le masse di emigranti meridionali avrebbero finalmente una terra propria da occupare. E inoltre, occupando una parte del nord Africa, si evita che i Francesi (che hanno già Algeria, Marocco e Tunisia) controllino tutta la costa africana e quindi i traffici nel Mediterraneo.

I futuristi

A sostenere la necessità di entrare in guerra ci sono anche un gruppo di artisti italiani (poeti, pittori e scultori) che, all’inizio del 1900, fondano un movimento artistico poi diffuso in tutta Europa: il Futurismo. Come dice il nome, i futuristi esaltano il progresso, la modernità, la tecnologia, le macchine, la velocità… ma sono anche dei fieri nazionalisti e militaristi che più avanti si alleeranno con i fascisti.

Spesso sono sulle pagine dei giornali per le loro dichiarazioni poco convenzionali o perché coinvolti in risse e scontri violenti. Secondo il loro portavoce Tommaso Marinetti, la guerra è la “sola igiene del mondo” e, cioè, è l’unico modo di fare pulizia su questa Terra.

Lo scatolone di sabbia

La scelta del luogo, però, è davvero infelice e Salvemini, socialista che si oppone all’impresa coloniale, la definisce “lo scatolone di sabbia”. Effettivamente in Libia, a parte una cinquantina di chilometri sulla costa che gli italiani renderanno coltivabili, non c’è molto altro. O meglio: ci sarebbe il petrolio, ma gli Italiani non se ne accorgono.

La Libia non è difficile da conquistare perché appartiene all’Impero Ottomano, estremamente debole, pieno di conflitti interni e osteggiato dalla popolazione libica. Perciò l’esercito italiano, anche se male attrezzato, in appena un anno (1911-1912) conquista buona parte del paese africano.

Link utili

Se vuoi saperne di più sulla Guerra di Libia (chiamata anche Guerra italo-turca) leggi qui:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Guerra_italo-turca

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