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L’età giolittiana (1903-1914)
Un altro piemontese al governo
Giovanni Giolitti è il grande protagonista della politica italiana di inizio Novecento, un po’ come lo era stato Cavour qualche decennio prima. E, proprio come Cavour, Giolitti è un piemontese. Egli governa il paese per un decennio, fino all’inizio della Prima Guerra Mondiale.
È sempre stato un personaggio controverso, considerato un “rosso” dalla borghesia liberale e, allo stesso tempo, un capitalista borghese dai socialisti.
Il trucco di Giolitti
Giolitti governa, con piccole interruzioni, per ben undici anni. Spesso queste interruzioni sono una sua mossa strategica: quando si accorge che manca stabilità politica, come spesso succede dopo le elezioni, egli scompare dalla scena per qualche mese. A questo punto, ogni volta, si scatena il caos e non si riesce a costituire un governo. Ecco che, allora, Giolitti viene richiamato e ottiene rapidamente il consenso degli uni e degli altri schieramenti che non hanno trovato soluzione al loro conflitto.
Le gobbe dell’Italia
Giolitti usa una metafora per spiegare la sua visione del fare politica in Italia. Un sarto che prepara un vestito per un gobbo, dice Giolitti, deve tenere conto della gobba… Altrimenti il vestito non andrà bene al suo cliente!
Ciò significa che l’Italia (il cliente gobbo) ha evidenti problemi (la gobba). L’uomo politico (il sarto) deve fare politica (fare il vestito) anche se ci sono problemi. Ma attenzione! Il sarto che “tiene conto della gobba” non cerca di risolvere il problema. Egli, semplicemente, fa il suo lavoro includendo la gobba nel vestito: il sarto/politico deve essere realista e sapere che la gobba rimarrà lì finché vive il cliente.
Abbandonare il sud
Quali sono le “gobbe” dell’Italia? Una delle più importanti è la questione meridionale, cioè l’arretratezza del sud (vedi capitolo 4).
Giolitti non risolve questo problema ma, piuttosto, spinge per un avanzamento dell’economia del centro-nord e ottiene, con una politica protezionista, che i prodotti agricoli del sud costino ancora meno a vantaggio del popolo del centro-nord. Questo impoverisce ulteriormente il meridione e moltissimi meridionali sono costretti a emigrare ma, nel complesso, l’Italia si arricchisce e progredisce.
Le mafie
Altra “gobba” italiana, sempre nel meridione, sono le mafie che controllano il territorio. Anche in questo caso Giolitti non combatte il problema della criminalità organizzata, anzi, la utilizza per comprare voti al sud. Per questo, il suo contemporaneo e politico meridionale Gaetano Salvemini lo critica e lo definisce “il ministro della malavita”. Ma Giolitti non si fa scrupoli. Il suo obiettivo è avvicinare l’Italia (o meglio il centro-nord Italia) alle condizioni delle potenze europee, di renderla una delle protagoniste della Belle Époque che investe Europa e America.
Le riforme
Per raggiungere il suo obiettivo, il più volte presidente del Consiglio si allea tanto con la Destra liberale e borghese, come con la Sinistra socialista. Se da un lato potenzia e nazionalizza le ferrovie e aiuta gli imprenditori (in quegli anni si sviluppano la Fiat, la Pirelli e la Olivetti) attraendo gli investimenti delle banche tedesche, dall’altro, concede il diritto di voto a tutti gli uomini sopra i 31 anni e a tutti quelli sopra i 21 che sappiano leggere e scrivere. Prima di allora, votavano solo pochi ricchi. Poi stabilisce la scuola obbligatoria: così molta più gente delle classi umili potrà votare. I votanti passano da meno di 3 milioni a 8 milioni.
Durante gli anni dei suoi governi si migliorano le condizioni dei lavoratori, soprattutto donne e bambini, e si impone l’aumento dei salari: in questo modo anche le classi inferiori possono comprare prodotti industriali e far girare l’economia. Giolitti per primo lascia scioperare gli operai invece di mandare l’esercito contro i manifestanti… Chiaramente parliamo degli operai del nord Italia! Nel sud, invece, reprime con la forza le rivolte.
Link utili
Se vuoi fare un piccolo salto temporale e conoscere meglio le mafie di oggi, guarda questa interessante lezione: https://youtu.be/9ZsXXNSGns4
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