ESERCIZIO 1
1. V
2. F
3. V
4. F
5. F
6. V
7. V
8. F
ESERCIZIO 2
M: Dario! Ehi, Dario!
D: Ehi, Marco! Che c’è?
M: E’ successo un disastro. Ieri notte qualcuno è entrato in sala prove e ha fatto man bassa di tutto ciò che ha trovato.
D: Cosa? Ma come è potuto succedere?
M: Non ne ho la più pallida idea. Abbiamo sempre chiuso la porta a chiave, e sono sempre stato molto attento alla sicurezza degli strumenti…eppure mi viene in mente qualcosa…
D: Cosa?
M: Eh, a dire il vero, ora che ci penso, comincio ad avere dei sospetti…
D: Vai al sodo, Marco. Sospetti su chi?
M: Beh, l’unico ad avere le chiavi oltre a noi è quel tuo amico, Giovanni. Non mi è mai piaciuto quel tipo. E pensare che le chiavi gliele hai date proprio tu!
D: Senti, non fare la voce grossa con me. E non parlare a vanvera, io mi fido di Giovanni, altrimenti non gli avrei dato una copia delle chiavi. Piuttosto, sei proprio sicuro di aver chiuso la porta l’ultima volta?
M: Ma certo! Non mi credi?
D: Ok, d’accordo, ti prendo in parola. Senti, capisco che tu voglia scoprire il colpevole, ma non possiamo andare alla cieca, senza nemmeno una prova.
M: Quindi cosa proponi di fare?
D: Innanzitutto lo diciamo anche a Michele e ad Anna, e poi sporgiamo denuncia alla polizia…se qualcosa verrà a galla, ce lo faranno sapere.
M: D’accordo, ma se io vedo Giovanni lo prendo a parole.
D: No, lascia perdere Giovanni, ci parlo a quattr’occhi, ma sono sicuro che non c’entra.
M: Va bene, facciamo come dici tu. In ogni caso, se scopro che ha preso parte al furto, dovrà fare i conti con me.